Giornata del lutto perinatale Gabriele, il bambino arcobaleno

Scritto da Ostetriche Oasi il 02/04/2021

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Articolo scritto da Michela, mamma di Beatrice, Alessandro e Gabriele.

Ripercorrendo tutte le tappe nella mia testa ogni tanto mi viene da dire .. Wow! Quanto è imprevedibile la vita!

Tutto ha inizio nel 2016 quando purtroppo la vita ci ha messo di fronte ad una prova inimmaginabile, il nostro bambino alla 24 settimana di vita per una serie di circostanze ci lasciava. Dopo 3 anni, preso il coraggio a quattro mani, decidiamo di rimetterci in gioco e di cercare il tanto atteso arcobaleno!

Ed ecco che in un batter d’occhio mi ritrovo in bagno con un test di gravidanza in mano e due stanghette rosa: è positivo, sono incinta!

In quel momento nella mia testa è scoppiato il putiferio, un turbinio di sensazioni ed emozioni. Un’unica certezza: questa volta sarà diverso, ci faremo seguire dai migliori dottori e tutto andrà bene! A 10 settimane il primo intoppo, non sto a dilungarmi, però vengono richieste visite ed ecografie aggiuntive. Ma noi più forti che mai andiamo avanti e cerchiamo il lato positivo in tutto.

La gravidanza per fortuna procede bene, i controlli anche.

Vengo informata che, siccome nella mia storia ci sono due cesarei pregressi questa volta, questo bimbo, necessita di nascere che con un cesareo programmato. Accettata anche questa decisione, non nostra, sento la necessità di affidarmi a Noemi. Questa gravidanza era troppo medicalizzata ed io sentivo il bisogno di mettermi in comunicazione con il mio bambino e di godermi questa esperienza al 100%. Così, senza abbandonare il percorso ospedaliero, inizio ad incontrare l’ostetrica ed ogni volta aspetto con ansia l’incontro successivo, per chiarire i miei dubbi, parlare con un’esperta, rilassarmi e iniziare a programmare l’arrivo del mio cucciolo! È stato tutto estremamente naturale.. poter ripercorrere le esperienze precedenti, provare a capire gli errori fatti e cercare di non ripeterli, prepararmi al meglio fisicamente e psicologicamente all’arrivo di Gabry.

Un giorno parlando con mio marito gli ho fatto presente quanto fossi terrorizzata all’idea del terzo cesareo.

Paura che qualcosa andasse storto anche questa volta e che lui non mi potesse stare accanto durante l’intervento .. tra una lacrima ed un abbraccio mi disse: ‘Perché non chiedi a Noemi, lei sicuramente troverà il modo di entrare in sala operatoria!’. E così al primo incontro successivo le ho fatto la mia richiesta! Nonostante fosse sicuramente una richiesta insolita, lei senza battere ciglio ha accettato!! Anche se sapevo di essere in ottime mani in ospedale a Cuneo, per me è stato un gran sollievo sapere di aver accanto una persona della quale mi fidavo ciecamente, che mi conosceva e conosceva il mio vissuto! Lei ha provveduto con la richiesta presso l’ostetricia ed il 2 marzo mi ha accompagnata verso la nascita di Gabriele!

Alle 6.30 entro in reparto per il ricovero, sistemata in camera, eseguito l’ultimo tracciato e alle 7 vedo già lei sull’uscio della porta!

Il tempo di una visualizzazione e via in sala operatoria! Siamo i primi della lista. Le altre due volte i cesarei erano stati urgenti, quindi questa volta mi godo la tranquillità del personale, la cordialità con cui tutti si avvicinano e sorridono. Si inizia, anestesia spinale e via con il conto alla rovescia, tra un respiro ed un altro! Noemi è rimasta accanto a me per tutto il tempo necessario a calmarmi e rassicurarmi, e sicuramente questo ha aiutato anche me a mantenere sempre un ritmo respiratorio e una pressione perfetti e costanti. Tutto si è svolto nella maniera più “umana” possibile, permettendomi il massimo della partecipazione che la situazione consentiva e dandomi comunque la sensazione di aver avuto parte attiva alla nascita di mio figlio. Sono le 8.34, eccolo finalmente!

Mamma Michela e Gabriele al loro primo bacio, immediatamente dopo la nascita

È nato Gabriele, il nostro tanto atteso bimbo arcobaleno.

Sapete cosa vuol dire una nascita arcobaleno? Il bambino arcobaleno è colui che arriva dopo una perdita. Come nella vita, un arcobaleno è la speranza di un nuovo inizio dopo la tempesta. Il bambino arcobaleno arriva proprio dopo la tempesta e porta con sé il sole e una nuova luce. Dopo la tempesta arriva la calma ❤ e così è stato per noi: dopo tanta rabbia e paura finalmente la serenità! In realtà un anno fa nevicava e si stava per scatenare il finimondo per causa del Covid, però a noi, in quel momento, non interessava!

Dopo aver accolto Gabriele tra le mie braccia ed esserci riconosciuti, fuori dalla pancia, Papà lo aspettava nella stanza accanto. Terminato l’intervento ci siamo ricongiunti ed è iniziata la nostra avventura.

Il parto cesareo non deve necessariamente essere un parto “disumano” in cui i genitori non hanno alcuna parte se non quella di abbandonarsi totalmente alle mani del ginecologo e dell’anestesista.

Un bambino nato da cesareo può godere del contatto caldo del corpo della madre fin dal primo istante di vita; la madre, adeguatamente sostenuta, è in grado di occuparsene adeguatamente nelle ore immediatamente successive e le pratiche per un ottimale avvio dell’allattamento possono essere attuate anche in questa situazione. Tutto si può fare, a patto di avere un’organizzazione che lo consenta. Anche il cesareo può essere una nascita rispettata e a suo modo gentile, basta volerlo!

Il sostegno dell’ostetrica è stato sicuramente il più bel ‘regalo’, che potessimo farci!

Michela

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Claudia, mamma di Marta e di creaturina scrive per celebrare il Baby Loss Awareness Day. Desidera portare la voce di quei genitori intangibili che non spingono passeggini e non vanno a recuperare i figli a scuola, ma sono comunque genitori.