Approfondimenti 7 ingredienti per allattare con successo
Scritto da Noemi Luchino il 12/10/2016
Dopo la SAM (settimana dell’allattamento materno) degli scorsi giorni, visite a domicilio ravvicinate a 4 nuovi nati e alle loro mamme e un sabato passato con la mia nipotina Dalia di 2 mesi ho pensato fosse doveroso scrivere un articolo sul tema.
Cosa serve davvero per allattare? Solitamente le prime cose che vengono in mente sono reggiseni ad hoc, coppette assorbilatte, emolliente per capezzoli, conchiglie raccoglilatte, tiralatti di ogni sorta e chi più ne ha più ne metta. E invece no. Ecco i nostri consigli per voi.
#1 UN NEO-NATO potrà sembrare la più grande ovvietà, ma senza il bimbo vicino è davvero difficile partire bene con l’allattamento. Mi riferisco qui alla sua presenza continua vicino alla mamma, comprendendo il contatto pelle-pelle e tutte le cure che la mamma dedica al proprio cucciolo. La presenza del piccolo e il suo precoce attaccamento al seno possibilmente nelle primissime ore dopo la nascita attiveranno la produzione del latte. E’ proprio la suzione del bambino a stimolare la cascata ormonale necessaria all’avvio dell’allattamento. Prenditi il tempo per fare contatto pelle-pelle con il tuo piccolo: non è mai troppo tardi!
#2 NUTRIMENTO PER LA MAMMA Come già in gravidanza mamma e bimbo sono ancora da considerarsi un’unità. Si parla di endogestazione riferendosi ai 9 mesi nella pancia e di esogestazione per i primi 9 mesi di vita del bambino. Ci viene spontaneo quando una mamma è in dolce attesa consigliarle di nutrirsi bene per nutrire adeguatamente il bimbo in utero, perchè dopo il parto dovrebbe essere diverso? Per questo già dai primissimi giorni è essenziale che la mamma beva molti liquidi e si alimenti regolarmente con cibi buoni e sani. Ma chi può provvedere all’acquisto o preparazione di tale cibo? La risposta al punto 3!
#3 L’ENTOURAGE DELLA MAMMA Per allattare con successo la neomamma avrà bisogno di persone fidate che si prendano cura di lei facendo tutto ciò che è delegabile e che quindi non riguarda direttamente il bambino. Qualche suggerimento? Fare la spesa, cucinare, pulire casa, occuparsi di filtrare e organizzare le visite di parenti e amici, solo per citare alcune possibilità. Coordinatore fondamentale di questo entourage è il papà. Sarà lui a farsi portavoce dei bisogni della nuova famiglia prendendosene cura e sostenendo la donna nella scelta dell’allattamento al seno nei momenti di fatica e difficoltà che spesso non mancano.
#4 CREARE UNA ZONA STRESS FREE Tensioni e consigli non necessari? No, grazie! La produzione degli ormoni dello stress ostacola l’allattamento riducendo la produzione di prolattina e ossitocina, ormoni responsabili della produzione ed emissione del latte. Allontanare le persone che generano tensione con frasi negative, raccontando storie di allattamenti falliti e non sostengono la scelta della coppia diventa una necessità. I primi tempi con un nuovo nato possono essere un periodo di forte fragilità e stanchezza, anche solo una frase detta senza pensarci può sconfortare la mamma ed aggravare la situazione.
#5 RILASSAMENTO E RIPOSO Se i punti 1, 2, 3 e 4 sono stati seguiti attentamente avremo ora una mamma ben nutrita e priva di stress esterni che è in compagnia del suo piccolo per la maggior parte della giornata. Fatto questo dovremo eliminare anche le fonti di stress endogeno, ovvero che arrivano direttamente dalla mamma, aiutandola a riposare e a ricaricarsi il più possibile. Ottima strategia sarà quella di seguire i ritmi del bambino, dormire quando il piccolo dorme. Grazie al punto 3 la mamma potrà stare serena: il suo entourage si occuperà di tutto il resto. Quando nonostante la stanchezza l’adrenalina impedisce di prendere sonno si possono trovare altre strategie, tra cui un trattamento rilassante fatto dalla vostra ostetrica di fiducia.
#6 CHIARIRE I DUBBI CON PERSONE COMPETENTI Scegliere già possibilmente in gravidanza la o le persone di riferimento per il dopo parto. Chiedere consigli sull’allattamento a chi è preparato eviterà situazioni difficili o ne faciliterà la risoluzione. Anche la mamma più motivata e preparata spesso viene assalita da dubbi comuni: avrò abbastanza latte? Il mio latte sarà abbastanza nutriente? Una visita a domicilio è l’occasione per sciogliere questi dubbi. L’ostetrica diventa uno specchio, il suo ruolo è quello di rimandare alla mamma le competenze innate che sta mettendo in atto, aiutarla a vedere come si sta meravigliosamente prendendo cura del suo cucciolo.
#7 MOTIVAZIONE Da ultimo, ma non per importanza, per allattare ci vanno motivazione e determinazione. Provare a chiedersi: cosa voglio davvero per me stessa e per il mio bambino? Rispondersi con onestà e serenità. Allontanare i sensi di colpa per essere vere con se stesse. Una volta scelta la strada si troverà il modo di percorrerla.
Ringrazio i bimbi che hanno ispirato questo articolo: Dalia, Tommaso, Enea, Agnese, Margherita e le loro mamme.
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Scritto da
Noemi Luchino
Noemi è un'ostetrica di Ostetriche Oasi. Le sue passioni sono i tè e gli infusi, le piante, lo yoga e la cucina, in particolare i dolci. Ha una gatta nera di nome Grace. E' mamma di Leo ed Esmé, entrambi nati in casa.