Approfondimenti Ho partotito… ed ora? Quei primi 40 giorni.

Scritto da Noemi Luchino il 16/03/2018

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Troppo spesso il focus delle donne in attesa è la nascita. Cosa succederà? Come gestirne l’incognita? Quanto durerà? Ce la farò? Questo porta inevitabilmente a trovare risorse, letture, corsi, incontri per sentirsi più preparati all’ evento. E il più delle volte a viverlo come evento che produce forza e autostima grandi.

Ma cosa succede DOPO? Sicuramente ciò che accade è un continuum con ciò che è stata la gravidanza e la nascita. Ancora una volta le parole chiave saranno CAMBIAMENTO, FLESSIBILITA’, ALTERNANZA e APERTURA. E proprio come in quei periodi le necessità saranno le stesse: ricevere sostegno, confrontarsi con un gruppo di simili, vivere il presente con consapevolezza.

Qualche giorno fa, dopo un incontro del cerchio delle mamme, mi sono trovata ad ascoltare la canzone ‘Sei nell’anima’ di Gianna Nannini e a leggerne dietro vissuti simili a quelli del puerperio, i primi 40 giorni dopo la nascita, periodo che per molte mamme è il più faticoso. Non so se Gianna abbia scritto il testo ispirata da quei momenti, ma mi piace interpretarlo così.

Vado punto e a capo così / Spegnerò le luci e da qui / Sparirai / Pochi attimi / Oltre questa nebbia / Oltre il temporale / C’è una notte lunga e limpida / Finirà

Inizia una nuova fase di vita che, soprattutto per chi è al primo figlio porta un grandissimo stravolgimento. Spesso legato alla differenza tra il bambino immaginato e quello reale. Forse ci si immaginava felicemente intorno alla tavola imbandita, la casa perfetta, i visi distesi e il piccolino nella sua culletta serenamente addormentato. Invece può capitare di dover fare compromessi, avere la casa un po’ più andante, turni per mangiare cena, qualche occhiaia in più per la stanchezza, ma non meno gioia nel cuore. E potrebbe capitare che ogni tanto il pensiero possa essere..ma chi ce l’ha fatto fare? E se spegnessi le luci e tu sparissi da qui, solo per pochi attimi? Ma questa nebbia, questo temporale, che per alcuni può essere una pioggerella quasi piacevole e per altri una bufera, finirà. Sarà il tempo di una notte lunga e limpida. I primi giorni-settimane avrebbero bisogno della stessa cura della nascita. I papà dovrebbero avere la possibilità e il diritto di vivere a casa questo periodo di adattamento, sostenendo le loro compagne e imparando a conoscere il bambino. Sicuramente sarebbe già un grande aiuto per vivere questi primi momenti.

Ma è la tenerezza / Che ci fa paura /Sei nell’anima / E lì ti lascio per sempre / Sospeso / Immobile / Fermo immagine / Un segno che non passa mai

Certe volte ciò che fa paura di questi momenti è pensare che nella loro fatica non passeranno mai, ma per fortuna con i piccolini la svolta è sempre dietro l’angolo! Nell’alternanza, proprio come nelle migliori storie d’amore, si vivono momenti di grandissima felicità, ma anche grandi difficoltà. Ciò che un figlio porta però è grande tenerezza, un amore impresso nell’anima del genitore, lascia un segno che non passerà mai.

Vado punto e a capo vedrai / Quel che resta indietro / Non è tutto falso e inutile / Capirai / Lascio andare i giorni / Tra certezze e sbagli / E’ una strada stretta stretta / Fino a te /Quanta tenerezza / Non fa più paura

Poi finalmente si trova il ritmo! Non siamo più obbligati ad andare punto e a capo, ma ci andiamo volontariamente, sapendo che ciò che ci lasciamo dietro le spalle ha un senso, ci aiuterà nel cammino futuro. Abbiamo capito che certezze e sbagli possono convivere, sono un segno di salute, la prova che abbiamo vissuto in pienezza e che… siamo umani!! La strada per conoscere e comprendere il bambino può essere stretta, ma porta a capirsi ed una volta arrivati la tenerezza non fa più paura, anzi la si può abbracciare con gioia!

Sei nell’anima / E lì ti lascio per sempre / Sei in ogni parte di me
Ti sento scendere / Fra respiro e battito / Sei nell’anima

Genitore e bambino diventano un tutt’uno! Sei in ogni parte di me: quante mamme e papà dicono ‘Come abbiamo fatto a vivere prima del suo arrivo? Sembra che sia sempre stato con noi!’ Finalmente parlano una lingua comune, antica, fatta di respiri e battiti. Dove sono stati messi al bando i vizi, i sensi di colpa, i giudizi e i suggerimenti non richiesti.

Sei nell’anima / In questo spazio indifeso / Inizia tutto con te / Non ci serve un perché / Siamo carne e fiato / Goccia a goccia, fianco a fianco

E’ nato un bambino, ma sono nati anche una mamma e un papà! Tutto è cominciato con l’arrivo di questa creatura. Non ci sono istruzioni per essere un buon genitore, ma se si vivesse con più consapevolezza, vicini alle necessità del corpo, carne e fiato, forse sarebbe più facile capire di che cosa hanno bisogno questi piccolini.

Un buon punto di partenza sicuramente è vivere nel presente, un momento dopo l’altro goccia a goccia, fianco a fianco.

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